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Hollywood in Blue

a cura di Luciano Federighi

MERCOLEDI' 25 ottobre 2006

Cinema Centrale d'Essai - Via Carlo Alberto 27, Torino

  Ore 16.00
Soundies: Mabel Mercer, Hilda Rogers, Edna Mae Harris, Dorothy Dandridge, GB-USA 1936-44, b&w, 20’
Nat & The Ladies: ELLA FITZGERALD & PEGGY LEE, USA 1956-57, b&w, 24’
Frank & The Ladies: NATALIE COLE & LESLIE UGGAMS, USA 1977, col., 16’
Blue Ladies At Radio City Music Hall di Antoine Fuqua con Ruth Brown, Odetta, Shemekia Copeland, USA 2003, col., 30’


  Ore 18.00 Dal vivo EG KIGHT “Let The Blues Move You”


  Ore 19.00
AN ALL-COLORED VAUDEVILLE SHOW (Adelaide Hall, Eunice Wilson), USA 1935, b&w, 11’
NANCY WILSON at Blues Alley, USA 1993, col., 50’
SOUL LADIES (Aretha Franklin, Esther Phillips, Staples Singers, Martha Reeves) USA/GB/GER 1965-77, col./b&w, 16’
PORTRAIT OF ABBEY LINCOLN di Carol Friedman, USA 2004, col./b&w, 13’


  Ore 21.00 Dal vivo EG KIGHT “Southern Comfort”


  Ore 22.00
CARMEN JONES di Otto Preminger, con Pearl Bailey, Dorothy Dandridge, USA 1954, col., 105’, sottotitoli inglesi

Ambiziosa “traduzione” afroamericana della Carmen di Georges Bizet e Prosper Mérimée, Carmen Jones apparve sulle scene teatrali newyorkesi nel 1943, sulla scia e su ispirazione della magistrale folk opera gershwiniana Porgy and Bess, che stava allora conoscendo a Broadway un fortunato revival. Fecondo paroliere e librettista di Jerome Kern (il loro Show Boat, nel 1927, aveva portato alla piena maturità il musical americano) e di Richard Rodgers (l’altrettanto epocale ed influente Oklahoma! aveva debuttato pochi mesi prima di Carmen Jones), Oscar Hammerstein II lo concepì come melodramma musicale calato nella realtà del Sud nero nel vivo della Seconda Guerra Mondiale, trasferendone i personaggi (e provando a modularne di conseguenza tratti, tic e psicologia) dalla Siviglia tardo-ottocentesca e da una fabbrica di sigarette a un campo militare e ad una fabbrica di paracadute del moderno South Carolina. Conservando le vibranti musiche di Bizet, Hammerstein vi adattò liriche dal vigoroso, vernacolare piglio ritmico: “Habanera” diventò così “Dat's Love,” la canzone del Toreador “Stan' Up and Fight,” e la “Chanson Bohémienne” il torrido “Beat Out Dat Rhythm on a Drum.” La combinazione di tragicità e violenza, sensualità e humor, di Carmen Jones, venne riproposta un decennio più tardi nella riduzione cinematografica realizzata da Otto Preminger per la 20th Century Fox: protagonista, accanto a Harry Belafonte, la seducente femme fatale Dorothy Dandridge. Per quanto cantanti rimarchevoli, entrambi furono doppiati nelle parti canore da importanti voci operistiche (rispettivamente LeVern Hutcherson e Marilyn Horne). Mantenne invece la sua vocalità inconfondibile, e tutta la sua arguta personalità, Pearl Bailey, nel ruolo della veggente Frankie: il suo pièce de résistance, “Beat Out…”, la vede fluidamente incorniciata dalle coreografie di Herbert Ross, futuro regista di pregevoli trascrizioni cinematografiche di commedie teatrali e televisive di Woody Allen (Play It Again Sam), Neil Simon (The Sunshine Boys) e Dennis Potter (Pennies from Heaven). Nel programma della giornata, il film di Preminger è preceduto da un breve ritratto di Abbey Lincoln, cantante di jazz oltre che attrice di notevole intensità; da un concerto in un club di Washington della matura Nancy Wilson, sempre capace di dare toccante soulfulness a ballate come “When October Goes” e humor e pathos a monologhi come “You Can Have Him”; da classici incontri televisivi di Nat Cole e Frank Sinatra con jazz ladies e giovani signore del pop nero; da una serie di stagionati soundies, vignette musicali viste e ascoltate nei jukebox con piccolo schermo diffusi negli anni Quaranta (tra le protagoniste una giovanissima Dorothy Dandridge); da uno short prebellico che celebra, anche tramite la ellingtoniana Adelaide Hall, gli umili fasti del vaudeville. Aretha (affiancata da B.B. King e Jack Jones) e Esther Phillips (con Johnny Otis) appaiono in un collage di voci soul: mentre diverse generazioni di blues al femminile (Ruth Brown, Odetta, Natalie Cole, Shemekia Copeland) si confrontano sul palcoscenico del Radio City Music Hall, in un documentario (White Lightnin’) filmato da Anthony Fuqua in occasione delle celebrazioni dell’Anno del Blues.

Per informazioni:
Associazione Culturale Centro Jazz Torino
Via Pomba 4 - 10123 Torino
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