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:: LINGUAGGI JAZZ 2006 ::

PICCOLO REGIO PUCCINI Piazza Castello 215, Torino

SABATO 4 FEBBRAIO ORE 21

KIRK LIGHSEY RICKY FORD QUARTET "Tribute To Great Tenors"

Kirk Lightsey, pianoforte
Ricky Ford, sax
Tibor Elekes, contrabbasso
Doug Sides, batteria

Kirk Lightsey

Nato a Detroit nel 1937, il pianista Kirk Lightsey si stabilì negli anni Sessanta sulla West Coast, dove intraprese una intensa carriera musicale, incidendo con le formazioni di Sonny Stitt e di Chet Baker e in seguito con capiscuola del sax come Dexter Gordon, James Moody e David Murray; a metà degli Ottanta era uno dei Leaders, un gruppo che comprendeva Lester Bowie, Chico Freeman e il batterista Famoudou Don Moye. A fianco delle illustri collaborazioni, si è fatto apprezzare come splendido solista e leader; il suo album del 1996, Goodbye Mr Evans, ricco di imprevedibili soluzioni melodiche e ritmiche, è balzato rapidamente ai piani alti delle charts di jazz negli Stati Uniti.
Maestro della melodia, Lightsey traccia fraseggi perfettamente equilibrati nell’intensità e nella comunicativa. Preferendo l’understatement alla pura potenza, tratta le ballad e i brani uptempo con un tocco limpido e una enunciazione sonora profondamente swingante. Frequente visitatore delle scene europee, attualmente risiede a Parigi.

Ricky Ford

Il bostoniano Ricky Ford, classe 1954, trovò la sua ispirazione musicale da adolescente. Aveva appena 15 anni quando, innamorato dei suoni di Rahsaan Roland Kirk, cambiò strumento, sostituendo la batteria per il sax tenore. A vent’anni era sassofonista titolare nella Duke Ellington Orchestra diretta dal figlio del Duca, Mercer Ellington, per poi passare nel gruppo di Charles Mingus e successivamente nella estesa formazione di Lionel Hampton. McCoy Tyner, Bobby Few, Mal Waldron sono solo alcuni dei musicisti con cui ha fruttuosamente collaborato in seguito, nel perseguire la tradizione tenoristica del suono imponente, corposo, volitivo.
Compositore estremamente prolifico, Ford è professore di jazz in vari istituti (ha una cattedra anche all’Università di Bilgi, a Istanbul) ed è un serio ricercatore. Ha pubblicato un repertorio di oltre 150 arrangiamenti di brani propri e dei bandleader con cui ha collaborato, che considera orgogliosamente una delle più importanti collezioni del mainstream del jazz contemporaneo, un’arte che a suo avviso “è ancora allo stadio iniziale, fresca come nel suo primo giorno, un’alternativa credibile per ogni musicista contemporaneo in cerca di direzione”.
Cresciuto artisticamente tra Budapest e Basilea, Tibor Elekes vanta una lunga familiarità musicale con Kirk Lightsey. Da una quindicina d’anni è il suo contrabbassista titolare, e in quel ruolo ha condiviso importanti riconoscimenti un po’ ovunque, grazie ai toni pieni e alle superbe costruzioni melodiche nelle parti solistiche. In Italia Rai Radiodue lo ha collocato al primo posto tra gli interpreti live nel 1997.
Il sessantatreenne angeleno Doug Sides è uno dei grandi batteristi del jazz moderno; le sue doti sono state notate, e messe a profitto, da Lionel Hampton, Monty Alexander, Dollar Brand e Sonny Stitt. Attento evoluzionista sulle linee di Buddy Rich, Philly Joe Jones, Shelly Manne e Max Roach, è impareggiabile nel definire l’intero assetto ritmico di una formazione e dà il meglio di sé specialmente in trio e in quartetto.

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