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LINGUAGGI JAZZ Archivio 2002 -TORINO-

Sabato 23 marzo Piccolo Regio Puccini ore 21.15

PETER ERSKINE TRIO

Alan Pasqua, pianoforte
Dave Carpenter, contrabbasso
Peter Erskine, batteria


Peter Erskine


Il trio americano di Peter Erskine è la controparte angelena del suo complesso "europeo", quello di squisite e sofisticate esecuzioni ECM (al piano c'era John Taylor, al basso Palle Daniellson). Al pianoforte a coda si accomoda il vecchio amico Alan Pasqua, interprete il cui approccio e sensibilità ricordano il Bill Evans dei momenti più fulgidi.
Erskine, già alunno dell'orchestra di Stan Kenton, fece parte dei Weather Report durante il periodo del loro maggior successo (il suo partner privilegiato era Jaco Pastorius): vi restò per quattro anni e cinque album, compreso il fatidico 8:30. In tutto il suo curriculum discografico comprende non meno di 250 album, di cui dieci da leader, collaborazioni con Gary Burton, Pat Metheny e Jan Garbarek ma anche con Steely Dan, Joni Mitchell e varie orchestre sinfoniche; attualmente è batterista titolare con i Yellowjackets e dirige una propria etichetta, la Fuzzy Music.
Anche Alan Pasqua e Dave Carpenter hanno frequentato in passato la scena fusion. Carpenter è il numero uno tra i bassisti di L.A., che ha raggiunto dall'Ohio dopo essere transitato da New York City; Pasqua, in particolare, fu con Tony Williams Lifetime e Santana. Ma l'esordio discografico del trio, pubblicato da Fuzzy e inciso dal vivo da "Rocco", il ritrovo jazz più hip della Costa, appena fuori Mulholland Drive, ha un sapore gradevolmente familiare: si immaginino abiti casual, cravatte larghe non più di un pollice, una sorta di neo-cool della California meridionale.
E' musica acustica contemporanea, "Pure and Simple", come la composizione di John Taylor ben appropriata nel titolo e nell'esecuzione. Un lirismo rilassato, una scansione ritmica apparentemente semplice (ma coi suoi bravi episodi enigmatici, come "Bulgaria"), in una mappa di panorami musicali - l'opera, articolata in due cd, ha una "West Side" e una "East Side" - che accompagna le divagazioni della mente piuttosto che guidarle. È Pasqua a fornire la maggior parte degli originali, tra cui il solare e percussivo "Milagro", la title track del proprio esordio nel 1994. Nel drumming senza fretta di Erskine c'è un'energia tranquilla e discreta, quasi Zen, nel dirigere quella che Jazz Times chiama una perfetta occasione di happy jazz. È ovvio che siamo distanti da quella diffusa accezione da "musica da ascensore" che sovente ha compromesso il buon nome di L.A. tra gli intenditori di jazz; un equivoco perpetuato dall'appartenenza di Erskine e Carpenter, col sassofonista Bob Sheppard, al Lounge Art Ensemble (e qui tornano alla mente Martini cocktail e aloni di rossetto sui filtri delle sigarette). Il motivo di celebrazione "è piuttosto la felice convergenza di luogo di registrazione, etichetta e componenti del terzetto, tra i più raffinati strumentisti della Costa Sinistra".

 

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