Una delle figure leggendarie del più schietto panorama soul-blues del Profondo Sud, la settantenne cantante e pianista Carol Fran  è originaria di Lafayette, Louisiana, nel cuore della terra dei cajun: e ha vissuto il suo apprendistato nei locali di Bourbon Street, nella vicina New Orleans, dove è giunta con l’orchestra di Bubba Lutcher (fratello della celebre Nellie) e dove ha conosciuto il primo marito, il sassofonista Bob Francois, del quale ha adottato, contraendolo, il cognome. Nella seconda metà degli anni Cinquanta Carol ha registrato i suoi primi dischi (tra cui “Emmit Lee”, un buon successo a livello locale) per l’etichetta regina dello “swamp blues”, la Excello, e si è fatta apprezzare nel grande circuito afroamericano come vocalista nella band dell’influente bluesman Eddie “Guitar Slim” Jones.

Il canto alto e penetrante di questa inquieta e abrasiva balladeuse dalle dense venature blues, inevitabilmente segnato dall’ammirazione per Dinah Washington (allora riferimento stilistico dominante sulla scena nera) ma originale nel robusto e libero respiro ritmico, nella forte e contrastata tensione cromatica ed emotiva, nella marcata connotazione regionale, ha quindi raggiunto la piena maturità nel corso degli anni Sessanta, documentato da una versione in chiave “swamp” della ballata dei Platters “The Great Pretender” e quindi – su etichetta Port - da performances discografiche dal singolare piglio drammatico,  piccoli capolavori come “A World Without You” (scritto dal grande cantante pop-jazz Bobby Darin), “Just a Letter”, “I’m Gonna Try” e “Crying in the Chapel”.
Dopo un breve e sfortunato contratto con la Roulette, che fruttò le passionali, frementi letture di due ballad firmate da Clyde Otis, “So Close” e “Out of Sight, Out of Mind”, incise negli studi Hi di Memphis (e altri brani rimarchevoli rimasti inediti per trent’anni), e dopo un lungo periodo di attività circoscritta ai club della Louisiana, Carol Fran ha formato un prezioso sodalizio musicale con il marito, il dinamico chitarrista Clarence Holliman, già partner di Bobby “Blue” Bland.

Insieme, Carol e Clarence sono apparsi in importanti festival americani e europei, diventando beniamini del pubblico della Bluesestafette di Utrecht, e hanno registrato nel corso degli anni Novanta tre CD di grande spessore e risonanza, Soul Sensation e See There!(su Black Top) e It’s About Time (su JSP). La scomparsa di Holliman non ha frenato l’attività della cantante. Nel 2002 Carol Fran ha realizzato per l’etichetta Sound Of New Orleans un album eccellente, intitolato (con arguto gioco di parole) Fran-Tastic: mostrando la sua bella combinazione di soulfulness, grazia e duttilità e dando un colore personale e un sapore genuino, tutto meridionale, a un repertorio comprendente classici del country & western come “Cold Cold Heart” e “You Don’t Know Me”, standard del R&B come “Don’t Deceive Me”, sempreverdi del jazz come “Ain’t Misbehavin’”.