Indietro | LINGUAGGI JAZZ Archivio 2002
-TORINO- |
Sabato 2 febbraio Piccolo Regio Puccini ore 21.15 MONK KEYS CLAUDIO ANGELERI ORCHESTRA TASCABILE CON GIANLUIGI TROVESI Giulio Visibelli, sax soprano Gianluigi Trovesi, alto sax Marco Gotti, sax tenore Gabriele Comeglio, sax baritono Sergio Orlandi, tromba Mauro Parodi, trombone Claudio Angeleri, pianoforte Marco Esposito, basso Giampiero Prina, batteria |
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Alla pari di Ellington, Mingus
e pochissimi altri, Thelonious Monk ha affermato la figura del compositore
jazz come entità a sé stante. Non si tratta di "composizione
istantanea", quella procedura che ogni jazzista crea attraverso le
proprie improvvisazioni, ma di un ruolo definito a cui far riferimento
nell'esecuzione di uno specifico repertorio. La musica di Monk ha degli
ineludibili caratteri originali: melodia, forma, ritmo e voicings. Ciononostante
le sue composizioni offrono ampio spazio all'intervento del musicista
e, al contrario di certi standard, obbligano l'esecutore ad esprimere
la propria personalità, aggiungendo idee originali. In questo sottile
ambito, giocato tra il rispetto filologico e la reinvenzione della partitura
per medio organico, si inserisce il nuovo lavoro di Claudio Angeleri con
la sua Orchestra Tascabile. Attento conoscitore della musica di Monk,
il pianista e arrangiatore bergamasco ha approfondito lo studio delle
sue composizioni suonando con Steve Lacy, Jerry Bergonzi e Franco Ambrosetti.
Si è perfezionato negli Stati Uniti con Mark Levine (autore dell'Aebersold
dedicato a Monk) e ha tenuto vari recital monkiani a San Francisco. Attivo
sulla scena concertistica dal 1974, ha realizzato una ventina di dischi,
di cui otto a suo nome. Dal 1987 dirige il CDpM, Centro Didattico Produzione
Musica di Bergamo, ove svolge attività didattica e seminariale.
L'Orchestra Tascabile, da lui costituita nel 2000, ha esordito discograficamente
col disco Blue Roads (CDpM - Lion). Il sassofonista e arrangiatore Gabriele Comeglio (Mortara, 1960), partner di Angeleri in vari progetti e cofondatore, nel 1995, del quartetto Monk Keys, si è diplomato al Berklee College of Music di Boston nel 1981, vincendo quattro anni dopo la Coppa del Jazz. Dal 1986 alterna alla didattica nella scuola di jazz che ha costituito a Vigevano la militanza stabile nell'Orchestra della Rai, collaborazioni ai dischi di Mina, l'attività di trascrittore e di tecnico in studi di registrazione. |
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Gianluigi Trovesi |
Gianluigi Trovesi
(Nembro, BG, 1944), affettuosamente chiamato in Francia "ce clarinettiste
qui joue du saxophone", ha abitato tutte le frontiere del jazz moderno,
combinando tradizioni improvvisative di ere diverse con l'elettronica
e musica folklorica italiana e balcanica. Attivo in territorio jazz dal
1969 dopo un apprendistato tra balere e bande cittadine, Trovesi è
emerso alla notorietà nel 1977 nelle formazioni di Giorgio Gaslini.
Ammirevole anche per la voglia di sfuggire il prevedibile (confessa di
amare più di ogni altra cosa, in musica come a tavola, di piluccare
qua e là in piatti diversi), è attivo in contesti di varia
estensione numerica, dall'Italian Instabile Orchestra (di cui è
membro fondatore dal 1991) a più intimi e umoristici duetti e trii
(col fisarmonicista Gianni Coscia o con l'organettista Riccardo Tesi e
il mandolinista Patrick Vaillant). Meritevole frequentatore di riconoscimenti
discografici (From G to G, del 1992, a capo del proprio ottetto, gli valse
il primo posto nei referendum di Musica e Dischi e di Musica Jazz oltre
alle fatidiche cinque stelle di DownBeat), trova la sua dimensione più
completa nelle apparizioni dal vivo, dove un surreale humour gestuale
moltiplica l'effetto di ogni sua performance. |
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