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13a EDIZIONE
novembre-dicembre 2003

SWEET ALICE'S UNFINISHED BUSINESS BLUES BAND
Alice Hoskins, voce
Gordon McNeal, tastiere
Rodney Anderson, chitarra
Calvin Brandon, basso
Roger Bates Jr, batteria
in Piemonte dal 5 al 16 novembre
inizio concerti ore 21
MERCOLEDI 5 BORGOSESIA Teatro Pro Loco Via Sesone 8
GIOVEDI 6 CASALE MONFERRATO Salone Tartara Piazza Castello
VENERDI 7 OLEGGIO Teatro Comunale Via Roma 43
SABATO 8 TORINO Piccolo Regio Piazza Castello 215
DOMENICA 9 SAVIGLIANO Teatro Milanollo P.le Turletti 7
MARTEDI 11 ASTI Sala Pastrone Teatro Alfieri Via Al Teatro 2
MERCOLEDI 12 VERBANIA Teatro Sociale Piazza Matteotti 25
GIOVEDI 13 NOVI LIGURE Teatro Ilva Corso Piave
SABATO 15 GAGLIANICO Auditorium Via XX Settembre 10
DOMENICA 16 PINEROLO Circolo Sociale Via Duomo 1
Sweet Alice Hoskins rappresenta il filone più verace del R&B: quello delle grandi shouters, di Big Mama Thornton e di Big Maybelle, di Tiny Topsy e di Marie Adams, sino alla regina dei blues club di Chicago, Koko Taylor. E lo rappresenta con una ruspante eloquenza, una sincerità di linguaggio e di emozioni che sono palpabili, con una comunicativa calda e generosa, con un senso del palcoscenico e del dialogo (con partner e pubblico) ammirevoli. Originaria di Tuskegee, Alabama, sede del celebre college fondato dal grande educatore nero Booker T. Washington (e non lontano dalle città che hanno dato i natali a giganti come Nat King Cole, Dinah Washington, Hank Williams, Wilson Pickett, la stessa Big Mama Thornton), la cordiale e amabile Sweet Alice è cresciuta e si è affermata a Cincinnati, nell’Ohio (sede di una delle etichette storiche del R&B e del gospel, la King Records), dove da tempo è la più apprezzata e popolare blues lady. Ha realizzato il primo disco nel 1994, con la band del chitarrista Allen “Lil Al” Thomas. Intitolato Comin’ Home To The Blues, l’album rivela la schiettezza e varietà di un repertorio che abbraccia ballad legate al nome di Ray Charles, dal clima tra bluesy e churchy (la fremente “Drown In My Own Tears”, lanciata, in realtà, da una delle signore del R&B, Lula Reed), pezzi funky appartenenti al feroce shouter texano Z.Z. Hill (“Breakdown”), vivaci bozzetti soul dalla franca sessualità firmati dalla cantautrice mississippiana Denise Lasalle (“A Man Size Job”), scabrosi quanto arguti blues erotici di Chick Willis (il vivido e irresistibile “Stoop Down Baby”, cantato in coppia con Thomas), e temi originali dal sapore contemporaneo (“Jealous Love”) o tradizionale (“I Got To Know”, “Eyes Full Of Tears”).
In quest’ampio ventaglio di situazioni lirico-musicali il suo contralto compatto e verace, dal carnoso growl, dal largo, avvolgente vibrato e dal solido respiro ritmico, si muove in una simpatica, colloquiale alternanza di relax e aggressività; mentre Allen Thomas la complementa con il suo solismo abrasivo e cool, oltre che con il suo roccioso, cupo baritono, che diventa protagonista nello spiritoso episodio country “Reefer Bag”. Il secondo CD, Wrapped Up In The Blues, è del 1999 e conferma - sempre in compagnia del gruppo di Thomas - lo spirito e il gusto eclettico del lavoro precedente, passando da una robusta versione della toccante soul ballad di Otis Redding, “I’ve Got Dreams To Remember”, in cui il contralto di Alice libera tutta la sua calda e granulosa potenza, a simpatiche letture di standard R&B come “Kansas City” e “Let The Good Times Roll”, e da un brano danzante come “Gotta Make Some Changes” (con forti echi di Tyrone Davis) a blues dalla profonda ispirazione autobiografica quali “Just A Foot Away” e “Strange Land” - franca e sapidamente ingenua riflessione, quest’ultimo, sulle difficoltà linguistiche incontrate durante le tournée all’estero. Per Blues al Femminile la Hoskins si affida ad una nuova formazione, la Sweet Alice’s Unfinished Business Blues Band, formata da Rodney Anderson alla chitarra, Gordon McNeal alle tastiere, Calvin Brandon al basso, Roger Bates Jr alla batteria.
 
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