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La voce della tromba di Paolo Fresu, sardo di Berchidda, vanto del jazz italiano e massimo ambasciatore del cosmopolitismo musicale contemporaneo, si incontra con la polifonia del coro a sette voci A Filetta, originario della regione corsa della Balagna; la traversata tra le due isole è accompagnata dal marchigiano Daniele Di Bonaventura col suo bandoneon, strumento d'aria e di respiro. Il progetto Mistico Mediterraneo, uscito su disco nel 2011 per Ecm, nasce da una collaborazione avviata cinque anni prima, con un invito che A Filetta rivolse ai due strumentisti dopo un incontro avvenuto casualmente ad Ajaccio. Il lavoro, quando viene pubblicato, ha già alle spalle una lunga preparazione e numerose occasioni di concerti, sia sulle isole che sul continente. Fresu e Di Bonaventura non sono nuovi a collaborazioni trasversali, anche con musicisti di aree diverse da quelle loro più proprie - a condizione che, come in questo caso, la cooperazione sia ben pensata e accuratamente messa a punto. È stato Fresu a proporre il progetto a Manfred Eicher, patron della raffinata etichetta bavarese, e anche a suggerire il titolo: “mediterraneo” nell’incontro tra cultura sarda e corsa e “mistico” nella sua essenza. Jazzista abituato a interagire con la crema della musica mondiale, come ammette nel suo libro Musica dentro è ben consapevole dell’azzardo contenuto nella commistione tra linguaggi musicali distanti. Perciò, nel relazionarsi con altri mondi sonori, è il primo ad avvertire l’esigenza di documentarsi e di approfondire le sue conoscenze. |
Costituito nel 1978 per impulso di Jean-Claude Acquaviva, A Filetta (in corso significa felce, o felceto) è il gruppo vocale che più di ogni altro persegue lo sviluppo della tradizione del canto a cappella dell’isola. Impareggiabile per tecnica e immaginazione, il settetto non si limita alla coerente difesa di un’antica tradizione; anzi, si sporge ben al di là, proponendosi come un vero e proprio ensemble di musica vocale contemporanea. Oltre a un vasto repertorio sacro o profano, appartenente al pubblico dominio, presenta brani originali, talvolta scritti appositamente da terzi, realizza musiche di scena e collabora con musicisti di tutt'altro ambito. Nato a Fermo, Daniele Di Bonaventura, compositore, arrangiatore e tastierista, ha sempre coltivato un forte interesse per la musica improvvisata. Vanta una formazione musicale di estrazione classica iniziata a soli otto anni con lo studio del pianoforte, del violoncello e della direzione d'orchestra. Le sue collaborazioni spaziano dalla musica classica a quella contemporanea, dal jazz al tango, dalla musica etnica alla world music, con incursioni nel mondo del teatro, del cinema e della danza. Dopo una lunga ed eclettica carriera come pianista e organista, ha deciso di reinventarsi come suonatore di bandoneon, uno strumento per lui nuovo, che lo ha costretto a “rieducarsi”, partendo da zero sia dal punto di vista tecnico sia da quello del repertorio. |