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Nel corso della sua carriera, Don Byron si è messo in luce interpretando la musica di artisti diversi per epoche e stili di riferimento: da Duke Ellington a Igor Strawinsky, da Lester Young a Henry Mancini e a Sly Stone. Da tempo Don Byron si dedica all’esplorazione delle più variegate tradizioni musicali, riuscendo a dare forma a quello che lui chiama un "suono al di sopra dei generi". Clarinettista, sassofonista, compositore e arrangiatore, ridefinisce i connotati di ogni musica con cui si confronta - classica, salsa, hip-hop, funk, rhythm & blues, klezmer - e di ogni stile del jazz, dallo swing al bop alle improvvisazioni più estreme. Jazzista dell’anno al referendum della rivista specializzata Down Beat nel 1992, da allora viene costantemente eletto miglior clarinettista dai critici e dai lettori delle più importanti testate internazionali. Apprezzato tanto per la sua instancabile creatività quanto per il suo virtuosismo strumentale, ha presentato una messe di progetti nei maggiori festival di tutto il mondo.
Ultimo tra questi è il suo “New Gospel Quintet” dove rivisita in maniera molto personale brani del grande repertorio gospel insieme a sue composizioni scritte secondo la più rigorosa tradizione. L’idea nasce da suoi studi approfonditi di questa musica e Thomas A. Dorsey, pioniere del gospel, ha rappresentato per lui una importante ispirazione. “Negli ultimi anni ho ascoltato più intensamente la musica religiosa nera di quanto non avessi mai fatto prima. L’esame degli specifici stili blues del country, del R&B e del rock mi ha condotto a studiare la musica dalle fondamenta blues del gospel meridionale tanto bianco che nero. Sto combinando le mie composizioni con pezzi gospel tradizionali come mai avevo tentato prima. Questo progetto coincide con la crescita stessa della mia fede e rappresenta per me una espressione religiosa” (Don Byron).
Il Don Byron New Gospel Quintet è stato lanciato nella primavera del 2009 ed ha avuto la sua premiere newyorkese durante una serie di quattro serate al Jazz Standard. La band ha quindi girato l’Europa ed è stata salutata con entusiasmo tanto dal pubblico che dalla critica. La performance del quintetto al festival inglese di Cheltenham è stata trasmessa alla radio dalla BBC e così descritta dal critico Kevin Le Gendre: “Un concerto fantastico! Ogni volta che Byron presenta un nuovo progetto ne esplora la tematica nella maniera più approfondita. Don non è semplicemente un musicista di jazz che fa del gospel – è un musicista che si rapporta a fondo con i contenuti, cercando di assorbire quello che dicono i versi di Thomas A. Dorsey, queste canzoni straordinariamente toccanti che riguardano il rapporto con Dio e i rapporti stessi fra gli esseri umani, e tutto ciò emerge con prepotenza dalla performance. Ascoltarlo è un’esperienza struggente.”