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Luca Begonia è diplomato in trombone. Giovanissimo partecipa ad una delle prime edizioni del festival jazz di Villa Imperiale a Genova in un gruppo orchestrale diretto da Enrico Rava. Nel 1985 è primo trombone nella big band di Ray Charles.Nel 1987 entra nella big band di Gianni Basso con cui si esibisce in innumerevoli concerti in tutta Italia. Nel 1990 è primo classificato per il suo strumento al concorso internazionale per giovani solisti emergenti di jazz, organizzato dalla RAI e dalla Yves Saint Laurent.
Nel 1992 è primo trombone nella big band che accompagna Natalie Cole e si esibisce con Shirley Bassey. Nel 1996 incide con Clark Terry e con la formazione Ensemble Mobile partecipa alla prima esecuzione mondiale dell'opera di Giorgio Gaslini Jelly's back in town, diretta dall'autore.
Con la stessa formazione partecipa, nel 1997, a vari festival con un progettto dedicato a John Coltrane. Nel 1998 si esibisce al Blue Note di New York con Clark Terry. Rientrato in Italia registra un secondo disco con lo stesso e fa un tour in tutta Italia, suona con Gato Barbieri, Enrico Rava e l'Orchestra Filarmonica Giovanile della Scala in un progetto di Paolo Silvestri dedicato a George Gershwin. Nel 1999 si esibisce in duo con Eddie Higgins al Piccolo Regio di Torino, con Carl Fontana a Las Vegas, con Carl Fontana e Conte Candoli in Italia, con Carl Fontana e Ralph Sutton al Marian's Jazzroom di Berna. Si esibisce ed incide con Slide Hampton come membro dell'orchestra di Gianni Basso. Nel 2000 partecipa ad Umbria Jazz con il progetto di Paolo Silvestri dedicato a Lucio Battisti che vede protagonisti Giovanni Tommaso, Enrico Rava, Roberto Gatto, Stefano Bollani, Roberto Cecchetto. Incide e si esibisce con Joe Lovano e Terri Lynn Carrington come membro del quintetto di Giovanni Tommaso. Nel 2001 esegue la rilettura jazzistica di Rugantino, lavoro discografico di Roberto Gatto, ed è in tour, in anteprima nazionale, con Bill Watrous, vincitore per sette volte del referendum di Down Beat come miglior trombonista al mondo. Con il quintetto di Giovanni Tommaso partecipa alla grande maratona concertistica al Teatro dell'Opera di Roma, che ospita la musica jazz per la seconda volta nella sua storia, e ad Umbria Jazz Winter. Nel 2002 partecipa all'Heineken Jazz Festival di Porto Rico con Giovanni Tommaso, dopo un intenso periodo di collaborazioni Rai. Nel 2003 incide con Lee Konitz e la Bansigu Big Band e con loro si esibisce in diversi concerti sul territorio nazionale.
Per Massimo Nunzi incide Casa Moderna con Roberto Gatto, Mauro Negri, Gianluca Renzi e Giovanni Amato e, sotto la sua direzione artistica, realizza il primo disco di Daniele Luttazzi Money For Dope.
Nel 2004 si esibisce in quintetto con il sassofonista Bud Shank nella sua unica apparizione italiana. Partecipa ad una puntata di Superquark, la celebre trasmissione televisiva di Piero Angela, con la Big Band di Gianni Basso e suona con l'orchestra di Augusto Martelli al Gran Gala del Cinema che ospita e premia Francis Ford Coppola. Nel 2006 continua la sua attività con Javier Girotto e Luca Biondini sotto la direzione di Paolo Silvestri. E' primo trombone nell'Orchestra Sinfonica Regionale dell'Emilia Romagna Arturo Toscanini in un progetto misto che vede protagonisti l'orchestra stessa e il quintetto di Enrico Rava con la direzione di Paolo Silvestri. Si esibisce con la neonata Torino Jazz Orchestra diretta da Gianni Basso in occasione dei mondiali di scherma tenutisi a Torino. Nel 2007 dirige la Bansigu Big Band in numerosi festival. Come membro della Torino Jazz Orchestra ha modo di esibirsi con una quantità di ospiti stranieri fra i quali Dusko Goykovich, George Robert, Sangoma Everett; con Dee Dee Bridgewater che vedono la TJO insieme alla Filarmonica '900 del Teatro Regio. Registra parte delle musiche e gira alcune scene dell'ultimo film di Marco Tullio Giordana, Sangue Pazzo, con protagonisti Monica Bellucci e Luca Zingaretti. Nel 2008 con la Torino Jazz Orchestra e la Filarmonica ‘900 unite suona al Teatro Regio di Torino con le New York Voices. Con la sola Torino Jazz Orchestra partecipa poi a vari festival che vedranno avvicendarsi, in qualità di ospiti, Tom Harrell, Valery Ponomarev e Tullio De Piscopo. Incide le musiche di Paolo Silvestri sotto la direzione dell’autore per il nuovo film di Aldo, Giovanni e Giacomo Il cosmo sul comò. Nel 2009 con la Torino Jazz Orchestra e la Filarmonica ‘900 unite suona al Teatro Regio di Torino con Uri Caine. Insieme ad Andrea Tofanelli, Carlo Atti, Marco Guidolotti e altri è presente in qualità di solista nel dodicesimo volume della collana La Grande Storia del Jazz realizzata e coordinata da Massimo Nunzi e pubblicata dal gruppo editoriale L’Espresso-Repubblica.
Il sassofonista genovese Claudio Capurro, direttore della Big Borgo Band, è l'autentico capofila di tutti i sassofonisti genovesi. Dotato di grande tecnica e straordinarie doti espressive Capurro si trova perfettamente a suo agio sia che suoni il contralto, il soprano, il flauto o il clarinetto. Musicista talentuoso, compositore e arrangiatore vanta una lunga carriera.
Già nel 1988 è in tour con l'orchestra di Paolo Conte. Nel 1997 collabora all'incisione di un Cd con il grande Clark Terry al quale ne seguirà un altro nel 1998. Nel 1999 fa parte del quintetto di Rossana Casale e con lei incide il disco Jacques Brel in me. Nell'estate del 2003 consegue con lode il diploma di Jazz presso il Conservatorio Giacomo Puccini. Nel 2004 vince il concorso internazionale di Arrangiamento e Composizione di Barga con l'arrangiamento di Suite Lirica di Giorgio Gaslini. Nello stesso anno entra a far parte del Quintetto Hard Be Bop di Tullio De Piscopo e forma insieme ad altri sassofonisti liguri l'ottetto Five Brothers. Tra i moltissimi artisti con i quali ha collaborato, ricordiamo Dave Liebman, Kenny Wheeler, Richie Beirach, Franco Ambrosetti, Mike Melillo, Lee Konitz, Bobby Durham, Jimmy Cobb, Paul Jeffrey, Slide Hampton, Antonio Faraò, Enrico Rava, Dado Moroni, Luciano Milanese, Andrea Pozza e Roberto Gatto.
Antonio Faraò è considerato dalla critica mondiale uno dei più interessanti pianisti jazz dell'ultima generazione. Nasce in una famiglia dalle radici musicali ben salde: la mamma nota pittrice e poetessa e il padre batterista jazz, lo abituano sin da piccolo all'ascolto dei grandi del jazz (Benny Goodman, Count Basie, Duke Ellington, Frank Sinatra, Ella Filtzgerald), trasmettendogli un gusto per lo swing che resterà intatto anche negli anni successivi, diventando elemento peculiare del suo modo di suonare. Alla precoce età di sei anni inizia a suonare dapprima su un vibrafono giocattolo, in seguito la batteria e poi il pianoforte col quale intraprende lo studio classico, raggiungendo, l’8° anno di Conservatorio al G. Verdi di Milano.
Si distingue fin da giovane per uno spiccato interesse verso la musica nero-americana, i suoi primi modelli sono Oscar Peterson, Errol Garner, McCoy Tyner, Herbie Hancock, Keith Jarrett, Bill Evans, John Coltrane, Miles Davis, Charlie Parker, Thelonious Monk; tra le sue influenze è sicuramente molto importante citare quella di John Williams, il compositore delle colonne di ET, Guerre Stellari, Indiana Jones.
Vince il “Concorso Jazz Four Roses” (1991) e soprattutto nel 1988 il prestigioso “Concorso Internazionale di Piano Jazz Martial Solal”, indetto dalla città di Parigi ogni 10 anni, un evento che lo lancia nei circuiti internazionali portandolo ad incidere, dopo alcuni dischi prodotti in Italia, tre album, sempre come leader, per l'importante etichetta tedesca Enja Records: Black Inside nel 1998, Thorn nel 2001 (con Jack DeJohnette alla batteria, Chris Potter al sax tenore e soprano e Drew Gress al contrabbasso) e Next Stories nel 2002.
Collabora nel corso della sua carriera con Franco Ambrosetti, Andrè Ceccarelli, Daniel Humair, Gary Bartz, Lee Konitz, Steve Grossman, Tony Scott, Chico Freeman, Miroslav Vitous, John Abercrombie, Richard Galliano, Toots Thielemans, Jack Dejohnette, David Liebman, Didier Lookwod, Benny Golson, Johnny Griffin, George Garzone, Charles Tolliver, Branford Marsalis e tra i protagonisti della musica leggera, la grande Mina.
Paolo Franciscone Inizia a suonare a 12 anni. Durante gli anni ’70 è molto coinvolto dalla scena musicale rock e funk. In seguito, sviluppa una grande passione per la musica jazz, anche grazie ai suggerimenti di suo padre. Profondamente influenzato dalla storia del jazz e del blues, il suo stile musicale è radicato nella tradizione jazzistica e nell’evoluzione bebop, ma totalmente aperto a qualunque influenza contemporanea proveniente da culture e musiche differenti. All’inizio degli anni ’80 studia batteria con Marco Volpe e Roberto Gatto e segue diversi laboratori con Peter Erskine.
Uno degli artisti più influenti è stato il pianista Mal Waldron con il quale ha suonato in diversi concerti. Durante il suo percorso ha suonato e registrato con Norma Winstone, Drew Gress, Garrison Fewell, Jiggs Whigham, Audrey Morris, Gianluigi Trovesi, Flavio Boltro, Franco Cerri, Tiziana Ghiglioni, Claudio Fasoli, Gianni Coscia, Emanuele Cisi, Gianni Basso, Giorgio Licalzi, Fabrizio Bosso, Roy Paci e il quintetto classico Architorti.
Ha lavorato in progetti teatrali con noti attori e registi tra i quali: Michele Di Mauro, Renzo Sicco, (Assemblea Teatro), Mauro Avogadro (Teatro Stabile Torino), Gabriele Boccacini (Stalker Teatro) e con ballerini di danza contemporanea come Rosita Mariani e Roberto Castello. Tra alcuni festival in cui ha suonato ricordiamo: Montreux Jazz Festival, Béziers “Mardi Graves Festival”, Turin JVC Festival, Praha Jazz Festival, Tel Aviv Jazz Festival, Tokyo Jazz Festival, Legnica Poland Miasto Festival, Torino Settembre Musica. Insegna batteria presso il Centro Jazz Torino e tiene seminari sulla storia del jazz e del blues.
Martin Gjaconovsky, nato a Skopje in Macedonia. Ha studiato violino classico per passare poi allo studio del contrabbasso jazz e basso elettrico. Nel 1990 partecipa al primo workshop di jazz con Reggie Workman e frequenta i corsi alla scuola superiore di musica di Colonia. Ha al suo attivo diverse produzioni alla radio e televisione, tra l'altro con la Big Band della radio di Assia, con Dusko Goykovich, Gianni Basso e con il proprio sestetto Kebop. Ha partecipato a diversi festival internazionali tra cui quelli di Zagabria, Cracovia, Francoforte, e Bilbao. Ha al suo attivo collaborazioni ed incisioni con, tra gli altri, Michael Brecker, David Liebman, Kenny Wheeler, John Marshall, Kenny Werner, Matt Wilson, Don Friedman, Attila Zoller, Norma Winstone, Paul Kuhn.
Saverio Miele, diplomato in Contrabbasso al Conservatorio Antonio Vivaldi di Alessandria, ha frequentato il Biennio Superiore Sperimentale di II livello in Discipline Musicali (Laurea in Jazz) presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino e ha partecipato a seminari con Miroslaw Vitous, John Patitucci, Uri Caine, Furio Di Castri, Roberto Gatto, Enrico Rava, Aldo Romano, Daniel Humair. Ha al suo attivo diverse collaborazioni con formazioni classiche, jazzistiche e di musica contemporanea come l’ Orchestra Filarmonica di Torino e l’Orchestra Bruni di Cuneo; l’Oiseaux Jazz Quartet, Voci di Corridoio, Meridian Quartet, Blu Trio, Elle in Tones, Zanetti-Miele-Mascherpa Trio, Joint Venture Trio, Federico Sirianni e Molotov Orchestra, Corde in levare-Africa United, Quintetto Architorti, Mariano Deidda.
In ambito teatrale ha lavorato per Totem di Alessandro Baricco, Il diario di Niinsky organizzato dal Teatro Juvarra, Sefarad di Massimo Carabetta, Dal matrimonio al divorzio di Feydeau organizzato dal Teatro Stabile di Torino. Alianti di Nicola Campogrande con recite a Londra, Amsterdam e Berlino.
Marcello Nisi nasce a Taranto nel 1969. Figlio d’arte (padre pianista e compositore classico e jazz), comincia i suoi studi musicali in tenera età diplomandosi, all’età di 21 anni, in violoncello. Ha svolto intensa attività concertistica in ambito classico (in formazioni cameristiche ed orchestrali), diretto da prestigiosi direttori d’orchestra e suonando con solisti classici di livello internazionale. Contemporaneamente agli studi classici coltiva la passione per il jazz e la batteria studiando privatamente. Ha partecipato a seminari con Elvin Jones, Gene Jackson, Dave Weckl, Dom Famularo, Kim Planfield, Marcus Minnemann, Dejan Terzic, Phil Maturano, Tony Arco, Massimo Manzi, Ettore Fioravanti, Ron Petrides ed altri.
Stefano Riggi, dopo alcune esperienze in ambito rock e rhythm & blues, si dedica allo studio del jazz nel 1991 sotto l'egida di Claudio Capurro. Nello stesso anno entra a far parte della Bansigu Big Band. Da allora sono moltissime le sue collaborazioni con diversi artisti italiani e stranieri, tra i quali Louie Bellson, Jimmy Cobb, Billy Harper, Tom Kirkpatrick, Andrea Pozza, Riccardo Zegna, Rossano Sportiello, Pietro Leveratto, Aldo Zunino, Luciano Milanese, Alfred Kramer, Sandro Gibellini, Alessio Menconi, Giampaolo Casati, Luca Begonia, Carlo Atti, Danila Satragno. Dal 2005 è docente di sax presso la scuola del Louisiana Jazz Club a Genova e presso il Centro Jazz Torino.
Pino Russo, biologo, diplomato in chitarra classica, concertista e compositore, insegna Teoria, Armonia e Musica d’Assieme presso il Centro Jazz Torino e Chitarra Jazz presso il Conservatorio Antonio Vivaldi di Alessandria. E’ autore di due libri sulla tecnica della chitarra editi dalla BMG-Ricordi. Soprannominato "Un'orchestra a sei corde" per la concezione estremamente dinamica della produzione sonora e del "gesto" chitarristico.
Ha sviluppato un'intensa ricerca timbrica sulla chitarra classica amplificata esplorando linguaggi musicali diversi tra jazz, bossa-nova, contrappunto Bachiano, contemporanea e musica mediterranea. Ha collaborato con Barney Kessel, Tal Farlow, Franco Cerri, Bill Cobham, Enrico Rava, Tony Man, Tullio De Piscopo, Gianni Basso, Sergio Fanni, Flavio Boltro, Augusto Martelli, Pinuccio Pirazzoli, Felice Reggio, Ornella Vanoni, Francois Janneau, Dick Heckstall Smith, FFFortissimo Guitar Ensemble, Canale 5, Rai, Festival Antidogma Musica, Ivrea Jazz Festival, Orchestra del Teatro Regio di Torino, Grenoble Jazz festival, Festival delle Rocche di Montà, Mokambo Live Festival, Heineken Winter Tour, Praga Jazz Festival ed altri. Il suo ultimo Cd è Darn That Dream (Philology).