Fiore all’occhiello del jazz italiano e solista dotato di fantasia e originalità pressoché sconfinate, Paolo Fresu rappresenta la versione contemporanea del cosmopolitismo musicale. Da quando si è diplomato al Conservatorio di Cagliari nel 1984, il trombettista ha suonato in almeno trecento album e collaborato con la crema del jazz, della canzone d’autore, del cinema e del mondo letterario e teatrale.
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Fresu il prestigioso "Django d’Or" come miglior musicista europeo e lo consacra definitivamente protagonista della scena internazionale. Lo storico quintetto, nato nel 1984 dall’alleanza del trombettista col pianista Roberto Cipelli, esordisce nel 1985 con Ostinato e si impone con Inner Voices (1986), realizzato con il sassofonista americano Dave Liebman. Oltre alla lunga e proficua attività concertistica e discografica, che comprende ben 22 pubblicazioni, delle quali sette nel catalogo Blue Note, il quintetto svolge un intenso lavoro nel campo della didattica, proponendosi come "gruppo docente" in seminari interattivi sugli stili e le strutture del jazz da Melbourne a Matera. Non stupisce che i suoi componenti, tutti compositori di vaglia, siano titolari di importanti cattedre di musica: Cipelli presso la Scuola Civica Monteverdi di Cremona e nei corsi sperimentali del Conservatorio di Brescia; Tino Tracanna è ordinario di musica jazz presso il Conservatorio di Milano, Attilio Zanchi riveste la stessa posizione al Conservatorio di Piacenza ed Ettore Fioravanti in quello di Frosinone. Il cd Songlines / Night & Blue, uscito nel 2010, è il primo album doppio del quintetto, nonché il primo capitolo della Tuk Music, neonata etichetta con cui Paolo si avventura nel mare della produzione discografica. Accanto a Songlines, una selezione di eccellenti brani originali, Night & Blue visita tredici standard che contengono nel titolo il fascino struggente delle ore notturne e il colore (e lo stato d’animo) preferito dal jazz. |