La straordinaria avventura degli Oregon ha compiuto quarant’anni, un traguardo celebrato con un tour mondiale e con la pubblicazione di In Stride, registrato a New York all’inizio del 2010. È una storia che comincia nel 1970, quando il chitarrista Ralph Towner, il contrabbassista Glen Moore, l’ancista Paul McCandless, allievo alla Manhattan School of Music di Robert Bloom, primo oboe dell’orchestra di Toscanini, e Collin Walcott, studioso di musica indiana e suonatore di sitar e tabla, facevano parte del Paul Winter Consort, gruppo precursore della contaminazione del jazz con musiche non-occidentali.
Towner e Moore si erano conosciuti dieci anni prima all’università dell’Oregon, ed erano stati entrambi in Europa: Towner per studiare chitarra classica a Vienna, Moore a perfezionarsi in contrabbasso a Copenhagen. Nel 1969, quando i due parteciparono al festival di Woodstock con il folk singer Tim Hardin, Ralph aveva già cominciato a scrivere brani originali, tra cui “Icarus”, un futuro standard che varcherà i confini del pianeta quando gli astronauti dell’Apollo battezzarono così un cratere lunare (quello vicino lo chiamarono “Ghost Beads”, in onore di un’altra sua composizione).
Il gruppo prende forma quando i quattro decidono di emanciparsi dal Consort per esplorare un’inedita sintesi di strumentazione classica europea, armonie del jazz americano e influenze musicali da ogni continente.
Il debutto in pubblico avviene nel 1971 a New York, col nome di “Thyme - Musica di un’altra era presente”, tanto per rispondere a una domanda che veniva loro rivolta di frequente: “Che musica suonate?”.

Fu McCandless a suggerire che si chiamassero Oregon, in omaggio alle origini di Ralph e Glen.
Music of Another Present Era ne battezza l’esordio ufficiale su disco, nel 1972, anche se le prime vere registrazioni risalgono al 1970. Resteranno tuttavia congelate per dieci anni, fino a quando la Vanguard le pubblicherà col titolo Our First Record. Variamente accostata all’estetica new age, alla world fusion e al jazz da camera, la musica degli Oregon è caratterizzata da un’intensa interazione d’insieme, dall’attenzione ai contrasti timbrici e naturalmente dall’estrema apertura ad ogni influenza culturale. Unitamente all’approccio innovativo e dinamico, la band ha sempre mantenuto centrali l’improvvisazione e la composizione collettiva, elementi che ne attestano saldamente l’appartenenza alla tradizione jazz.
Dopo la scomparsa di Walcott, avvenuta nel 1984 in un incidente stradale, il gruppo ricorre per qualche anno al percussionista indiano Trilok Gurtu, che nel 1996 viene sostituito, in occasione dell’incisione del fondamentale Northwest Passage, da Mark Walzer, di una quindicina di anni più giovane dei tre colleghi. Nel 1999 incidono in Russia il monumentale Oregon in Moscow con la Tchaikovsky Symphony Orchestra della Radio di Mosca, a cui seguono Live at Yoshi, registrato in presa diretta nello storico club della Bay Area, Prime e 1000 Kilometers. Con In Stride gli Oregon giungono non solo al quarantesimo anno di esistenza come gruppo, ma anche a quota 25 nella discografia ufficiale, in aggiunta alla quarantina realizzati dai singoli componenti, di cui venti dal solo Ralph Towner.