Dall’incontro tra il consolidato sodalizio di Daniele Tione e Alberto Mandarini col contrabbasso di Stefano Profeta, infaticabile motore ritmico e parte integrante della scrittura, e la magia dei suoni di uno squisito quartetto d’archi, scaturisce un’estesa tavolozza di colori, tra contrazioni armoniche jazzistiche e stilemi di matrice europea, sia colta che popolare. In dinamico equilibrio tra scrittura e improvvisazione, innovative esposizioni solistiche, contrappunti del quartetto e godibili dialoghi incrociati, i “Seven at One Blow” affrontano composizioni originali di Tione, alcune delle quali scritte appositamente per questo organico.
Daniele Tione insegna pianoforte e tecnica dell'improvvisazione presso il Centro Jazz Torino e ha partecipato a numerosi festival internazionali, nei ruoli di comprimario o di leader. Profondo conoscitore della tradizione del jazz, esplora con piena consapevolezza le possibilità cromatiche della tastiera con un tocco pianistico multiforme, in equilibrio tra neoclassicismo, delicati intimismi ed esuberante comunicativa. Si è messo in luce anche come compositore e arrangiatore, dalla rivisitazione di arie italiane del Seicento con il Quartetto Belcanto, alla libertà del piano solo espressa nel suo primo album in solitudine, Nightglow (2007), a una scrittura più aderente alla vocalità femminile col recente quintetto Fiveland Jazz Project. Nel 2007 ha realizzato il cd TotoCorde con Alberto Mandarini.
Il trombettista Mandarini si alterna in molteplici formazioni, tra cui il |
sestetto di Enrico Fazio, il quartetto Enten Eller, l'Italian Instabile Orchestra e la Proxima Centauri di Giorgio Gaslini. All'intensa attività jazzistica affianca la presenza in numerose orchestre sinfoniche (Orchestra Sinfonica della Rai di Torino, Orchestra Internazionale d'Italia, I Filarmonici di Torino) e formazioni di musica da camera per soli ottoni, e dal 1995 al 2004 ha fatto parte della band di Paolo Conte. Veterano di una cinquantina di incisioni discografiche, tiene corsi di tromba in vari istituti piemontesi, e tra i giovani allievi ha reclutato i membri del Phoebus Ensemble, con cui spazia tra la musica rinascimentale ed il jazz d’avanguardia.
Stefano Profeta ha affiancato agli studi classici di chitarra e contrabbasso approfondimenti a indirizzo jazzistico, seguendo workshop e seminari con Sandro Gibellini, Ralph Towner e Carl Verhayan. Frequenta percorsi musicali nei territori del jazz, della canzone d'autore e della musica popolare ed etnica, da quella occitana e franco-provenzale a quelle indiana e africana.
L’Orchestra della Città di Cuneo, intitolata ad Antonio Bartolomeo Bruni (1757-1821), violinista e compositore cuneese, venne fondata nel 1953 per iniziativa di Giovanni Mosca, suo infaticabile direttore per mezzo secolo. Attiva anche nel circuito lirico, è particolarmente impegnata in ambito cameristico e sinfonico; ha in repertorio le pagine più significative, dal barocco al tardo romanticismo, con interessanti esperienze nella musica contemporanea. |