Home page Blues al Femminile
Indietro

Download immagini
ad alta definizione
  

ALBERTO MANDARINI e DANIELE TIONE
Omaggio a Louis Armstrong

Alberto Mandarini tromba, flicorno
Daniele Tione pianoforte

Il collaudato duo di Alberto Mandarini e Daniele Tione, con all’attivo importanti affermazioni a livello internazionale, é impegnato in una rivisitazione personalissima del grande “Satchmo”...

OTTOBRE
Domenica 24 SAVIGLIANO - SALA POLIVALENTE CRUSÀ NEIRA
Lunedì 25 VERCELLI - SALA DEI DUGENTO
Mercoledì 27 STRESA - GRAND HOTEL DES ILES BORROMEES
Giovedì 28 BORGOMANERO - SALONE S.O.M.S
Venerdì 29 ACQUI TERME - MOVICENTRO
Domenica 31 PIOSSASCO - IL MULINO

“Se mai ci fu qualcuno degno di essere chiamato Mister Jazz, questo fu Louis Armstrong. Fu la quintessenza del jazz e resterà tale. Ogni suonatore di tromba che abbia deciso di suonare nell'idioma americano è stato influenzato da lui”. Così si espresse Duke Ellington sul conto del celebre collega appena dopo la sua morte, avvenuta nel 1971. In realtà “Satchmo” (il soprannome con cui è ricordato in tutto il mondo, mentre la cerchia di musicisti e conoscenti lo chiamava “Pops”) costituisce ancora oggi un punto di riferimento basilare per ogni musicista che affronti il jazz e il suo idioma, non solo alla tromba ma su qualsiasi strumento.
Wynton Marsalis, che di Armstrong è concittadino e collega di strumento, lo ricorda nel suo Come il jazz può cambiarti la vita, lamentando gli anni in cui una parte di critici e musicisti, lui compreso, facesse a gara nel liquidarlo come “uno Zio Tom con la tromba”. “La critica jazz ha creato un falso senso di frattura nella nostra musica; per esempio, ci si attenderebbe che i membri del quartetto di John Coltrane, esponenti per antonomasia dell’avanguardia, si considerassero assai più avanzati di Louis Armstrong. Ebbene, Elvin Jones mi raccontò che quando Louis si fece vedere a un loro concerto in un club di Chicago, si sentirono come dei bambini al suo cospetto. McCoy Tyner, riflettendo su quella circostanza, disse: “Quell’uomo era davvero un re, e il suo feeling era immenso”. L’idea dell’omaggio al jazzista che cambiò il corso dell’intera musica americana è stata ispirata dalla pubblicazione della biografia a fumetti firmata dal belga Philip Parquet.

Alberto Mandarini e Daniele Tione, un duo stabile, forte dell’album TotoCorde, uscito nel 2007, hanno tenuto a battesimo la pubblicazione del volume con vari concerti, in Italia e in Europa. Il repertorio prevede alcuni tra i brani più noti di Armstrong, tra cui “West End Blues”, “I Can’t Give You Anything But Love”, “C’est Si Bon”. Integrandolo con composizioni originali, Mandarini e Tione lo adeguano alla libertà espressiva propria della combinazione tromba-pianoforte e a forme di esecuzione e di improvvisazione che hanno radici sia nelle tradizioni afroamericane che nella musica colta europea. Alberto Mandarini alterna all'intensa attività jazzistica la presenza in numerose orchestre sinfoniche e formazioni di musica da camera per soli ottoni, e dal 1995 al 2004 ha fatto parte dell'orchestra di Paolo Conte. Veterano di una cinquantina di incisioni discografiche, tiene corsi di tromba in vari istituti piemontesi, e tra i giovani allievi ha reclutato i membri del Phoebus Ensemble, con cui spazia tra la musica rinascimentale e il jazz d’avanguardia. Compositore, arrangiatore e profondo conoscitore della tradizione del jazz e delle possibilità cromatiche della tastiera, Daniele Tione insegna pianoforte e tecnica dell'improvvisazione presso il Centro Jazz Torino e ha partecipato a numerosi festival internazionali. Si è dedicato alla rivisitazione di arie italiane del Seicento con il Quartetto Belcanto, alla libertà del piano solo nell’album Nightglow e, nel Fiveland Jazz Project, al confronto con la vocalità femminile.



Download immagini
ad alta definizione

Per informazioni:
Associazione Culturale Centro Jazz Torino
Via Pomba 4 - 10123 Torino
Tel. ++39 011/884477
Fax ++39 011/8122345
Email: centrojazz@centrojazztorino.it