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JAZZ 2004 :: |
PICCOLO REGIO PUCCINI Piazza Castello 215 Inizio concerti ore 21 |
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Sabato 17 gennaio MISTERIOSO Viaggio intorno a Monk Stefano Benni, voce recitante Umberto Petrin, pianoforte Stefano Benni rende omaggio a Thelonious Monk in un reading che riunisce citazioni dalla biografia del pianista e brani di Allen Ginsberg, Dyer Thomas, Laurent De Wilde e suoi originali. La voce intensa del poeta si incrocia con il pianismo di Umberto Petrin sensibile conoscitore e raffinato interprete della musica di Monk. Sabato 24 gennaio ELLIOTT SHARP SOLO ACOUSTIC GUITAR The Velocity Of Hue Elliott Sharp, chitarra acustica The Velocity of Hue è il nuovo album di Elliott Sharp: il compositore e multistrumentista americano, più conosciuto per i suoi “eccessi” nel campo dell’elettronica, si cimenta in un progetto completamente acustico da cui traspare ll suo amore per il country blues, il flamenco e la musica sudamericana. Sabato 31 gennaio MARCO TARDITO AMARILLI QUARTET Multivision Marco Tardito, sax alto e arrangiamenti Giorgio Giovannini, trombone Stefano Risso, contrabbasso Francesco D’Auria, batteria e percussioni Immagini a cura di Roberto Tibaldi Il sassofonista e arrangiatore Marco Tardito con il suo Amarilli Quartet si confronta con il repertorio degli “Scherzi” di Claudio Monteverdi: i testi dei madrigali vengono “investigati” in chiave jazz e arricchiti dalle multivisioni grafico-pittorico del regista Roberto Tibaldi. Sabato 7 febbraio ZOLLAR SYSTEM BIRD LIVES Omaggio a Charlie Parker James Zollar, tromba Patience Higgins, sax tenore James Weidman, pianoforte Ugonno Okegwo, contrabbasso Bruce Cox, batteria James Zollar ed i suoi compagni propogono le musiche di Soaring With Bird, il significativo cd che il trombettista americano apparso nel film Kansas City di Robert Altman e membro del gruppo Music For Six Musicians di Don Byron, ha dedicato a Charlie Parker. Sabato 14 febbraio STEFANO BOLLANI SMÅT SMÅT Stefano Bollani, pianoforte Da promessa di innegabile talento, Stefano Bollani è diventato nel giro di pochi anni uno dei jazzisti italiani di maggiore spessore. Småt Småt , che in danese significa piccolo piccolo, è il titolo inconsueto e un po’ ironico del suo nuovo album realizzato in preziosa solitudine. Sabato 21 febbraio ELIANE ELIAS EXPANDED TRIO Eliane Elias, pianoforte e voce Marc Johnson, contrabbasso Satoshi Takeishi, batteria Le ispirazioni di Eliane Elias sono il jazz di Bud Powell, Bill Evans e Art Tatum e la musica del suo Paese natale, il Brasile di Antonio Carlos Jobim, Caetano Veloso e Vinicius de Moraes. Il Trio con il percussionista Satoshi Takeishi e il bassista Marc Johnson è il perfetto veicolo della sua multiforme espressività. Sabato 28 febbraio AL FOSTER QUARTET Al Foster, batteria Eli Degibri, sassofoni Kevin Hays, pianoforte Doug Weiss, contrabbasso “Al Foster aveva tutto quello che volevo da un batterista”, scrisse Miles Davis nella sua autobiografia. Lo tenne al suo fianco per ben tredici anni. Il batterista americano, compagno anche di Sonny Rollins, Herbie Hancock, Thelonious Monk e Cannonball Adderly, sintetizza un grandioso capitolo della storia del jazz. Sabato 6 marzo GERI ALLEN Dedicated To Mal Waldron Geri Allen, pianoforte Le avventure pianistiche in duo di Geri Allen e Mal Waldron sono state emozionanti occasioni di confronto tra due massimi interpreti di generazioni diverse. La versatile Geri ricorda il suo incontro con Mal, scomparso nel 2002, in un concerto di solo piano. Sabato 13 marzo ERIKA STUCKY Mrs. BUBBLE & BONES Erika Stucky, voce e fisarmonica Bertl Mütter, trombone Jon Sass, tuba in collaborazione con CCS Centro Culturale Svizzero, Pro Helvetia Milano Le performances di Erika Stucky, ovvero Mrs Bubble, sono un’occasione di puro divertimento: una voce straordinaria tra cabaret e avant-garde. Coadiuvata in inusuale trio dal trombone di Bertl Mutter e dalla tuba di Jon Sass, affronta standard di jazz, rock e invenzioni originali. Sabato 20 marzo AMINA CLAUDINE MYERS Tribute To John Lee Hooker Amina Claudine Myers, pianoforte e voce Amina Claudine Myers mantiene unite le forme contemporanee dell’improvvisazione con le radici del gospel e della musica afroamericana. Dopo aver visitato il songbook di Bessie Smith si misura con l'eredità di un altro gigante del blues, John Lee Hooker.
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