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BLUES AL FEMMINILE 2007

17a edizione

RENDEZVOUS IN SOUL & BLUES

a cura di Luciano Federighi

MartedI' 30 ottobre ore 18.30

Cinema Fratelli Marx – Corso Belgio 53, Torino

SOUL DEEP 3: “La fabbrica soul di Detroit”, GB 2005, col-b&n, 50’.

SOUL DEEP 4: “Il soul meridionale”, GB 2005, col-b&n, 50’.

SOUL DEEP 3: “La fabbrica soul di Detroit”. Fondata da Berry Gordy, la Motown di Detroit dà alla Soul Music il suo volto più commerciale, diffondendola anche sul mercato giovanile bianco degli anni Sessanta: una fusione di pop, Rhythm & Blues e gospel sintetizzata dai dischi fortunatissimi delle Supremes (“Baby Love”), dei Miracles (“Tracks of My Tears”), di Martha Reeves & the Vandellas (“Dancing in the Street”). Il programma mette a confronto il soul levigato della “Motor Town” con quello altrettanto danzante ma più sanguigno dell’altra metropoli industriale, Chicago, più legato alle radici blues. SOUL DEEP 4: “Il soul meridionale” (50’). L’incontro tra musicisti e compositori bianchi e neri negli studi di Memphis e Muscle Shoals e la straordinaria personalità creativa e interpretativa del georgiano Otis Redding (e di altri soulmen come Sam & Dave e Percy Sledge) portano attraverso gli anni Sessanta all’espressione più schietta e contagiosa della Soul Music, sintetizzata da capolavori come “I’ve Been Loving You Too Long” e “The Dock of the Bay”. Anche grandi interpreti provenienti dal Nord, come la Aretha Franklin di “I’ve Never Loved a Man” e il Wilson Pickett di “In the Midnight Hour”, definiscono nel Profondo Sud la loro immagine stilistica, guidati dall’occhiuto produttore della Atlantic, Jerry Wexler.

SOUL DEEP 4: “Il soul meridionale”. L’incontro tra musicisti e compositori bianchi e neri negli studi di Memphis e Muscle Shoals e la straordinaria personalità creativa e interpretativa del georgiano Otis Redding (e di altri soulmen come Sam & Dave e Percy Sledge) portano attraverso gli anni Sessanta all’espressione più schietta e contagiosa della Soul Music, sintetizzata da capolavori come “I’ve Been Loving You Too Long” e “The Dock of the Bay”. Anche grandi interpreti provenienti dal Nord, come la Aretha Franklin di “I’ve Never Loved a Man” e il Wilson Pickett di “In the Midnight Hour”, definiscono nel Profondo Sud la loro immagine stilistica, guidati dall’occhiuto produttore della Atlantic, Jerry Wexler.

Per informazioni:
Associazione Culturale Centro Jazz Torino
Via Pomba 4 - 10123 Torino
Tel. ++39 011/884477
Fax ++39 011/8122345
Email: centrojazz@centrojazztorino.it