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EDIZIONE novembre-dicembre 2003 |
JUST FOR A THRILL: maestre
della canzone afroamericana di Luciano Federighi |
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Il tema della tredicesima edizione di Blues al Femminile è la canzone afroamericana al femminile, firmata da songwriters donne. Se il ruolo delle cantanti è stato fondamentale nella evoluzione e diffusione del blues e delle musiche attigue e derivate attraverso il ventesimo secolo, rilevante è stato anche l’apporto di compositrici e autrici di testi lirici. Grandi vedettes della prima stagione del blues, da Alberta Hunter a Bessie Smith, da Ida Cox a Memphis Minnie, hanno scritto molti dei brani più significativi (e non di rado ispirati) del proprio repertorio: e se la cantante-pianista Lil Armstrong ha creato nell’epoca della grande canzone Art Deco uno standard come "Just For a Thrill", anche Billie Holiday, sul versante jazzistico, ha messo la sua firma in alcuni classici quali la ballad "Don’t Explain" e il blues "Fine & Mellow". Nell’immediato dopoguerra, mentre nel contiguo universo del gospel s’imponevano le firme di Lucie Campbell e di Roberta Martin, immaginifiche melodiste e liriciste religiose, in campo profano venivano affermandosi versatili e fertili songwriters professioniste quali Rosemary McCoy e Jessie Mae Robinson, la cui canzoni dai colori bluesy hanno contribuito a diffondere l’estetica del R&B e del rock’n’roll nero, talora valicando la barriera razziale e raggiungendo anche il terreno pop e country & western. La successiva, formidabile stagione della musica soul ha visto emergere il prezioso talento compositivo di Carolyn Franklin (sorella minore di Aretha e autrice per lei di piccoli capolavori come "Ain’t No Way"), di Nina Simone (cantautrice vicina al movimento per di diritti civili), e ancora di Bettye Crutcher, Barbara Lynn, Valerie Simpson e Denise Lasalle, autentica sintesi - quest’ultima - dei linguaggi blues, soul e country. | |
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